Un disastro che cammina.

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  1. Jenna´
     
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    Oh mamma, ogni volta che devo scrivere due righe in più sul mio conto il mio cervello va letteralmente in pappa. Dimenticherò qualcosa? Interessa alla gente? Come sono in realtà? C'è vita su Marte? Perché alcuni prodotti costano 1,99 centesimi?
    Partiamo dall'inizio, le cose semplici che ricordo sempre.
    Il mio nome è Martina – a sceglierlo fu mio padre – ho diciannove anni e digito da Roma. Fondamentalmente sono una ragazza annoiata e noiosa, logorroica e parecchio suscettibile. Ho frequentato una scuola cinematografica per cinque anni inseguendo, chissà perché, la carriera di fotografa quando tutto quello che vorrei fare nella vita è scrivere. Mi piacerebbe poter lavorare con i libri, produrli o sistemarli su qualche scaffale – esattamente, essere una bibliotecaria sarebbe la mia seconda scelta ma anche la commessa alla Mondadori o alla Feltrinelli non mi dispiacerebbe.
    Scrivo tanto, davvero moltissimo ma lascio tutto incompiuto. L'unico racconto che ho terminato era per un ragazzo che non ci ha pensato due volte a spezzarmi il cuore; assurdo, vero? A parte questo insignificante dettaglio sulla mia vita sentimentale – che attualmente va alla grande, per fortuna – le mie protagoniste sono quasi tutte la proiezione di me stessa o la mia rielaborazione. Loro sono tutto ciò che sono e che vorrei essere ma posseggono una forza maggiore rispetto alla mia.
    Il mio colore preferito è... Beh, oddio, dipende. Per gli abiti prediligo il bianco, il grigio e il nero – ma quanto sono vivace – mentre se dovessi ridipingere le pareti della mia stanza userei il verde acqua e il rosa pastello. Adoro mangiare, specialmente i dolci, ed ho un amore smisurato nei confronti del tiramisù e del tartufo bianco.
    Dato che ho poca fantasia e molta fame al momento questa è la mia descrizione. Sono pessima.
     
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0 replies since 7/9/2015, 19:05   35 views
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